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Saturday, 2 February 2008

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capri palace hotel -






Capri Delux 01/06/2007
L'isola azzurra
secondo Tonino Cacace

Scarica l'articolo originale: capri_deluxe_a.pdf
Altre lingue disponibili: English

Sarà la sua formazione umanistica, gli studi al San Giuseppe De Merode nella romanissima Piazza di Spagna e la laurea in giurisprudenza conseguita brillantemente a 23 anni. Sarà la sua passione per la filosofia, in particolare quella socratica, a conferirgli straordinaria apertura mentale e creatività. Sarà l'eredità morale, culturale e imprenditoriale ricevuta dal padre Mario, scomparso anni fa, oppure quella sfrenata passione per l'arte, che lo ha portato a trasformare il suo lussuoso hotel a cinque stelle in un tempio di opere contemporanee. Fatto sta che Tonino Cacace, raffinato proprietario del Capri Palace, ha progetti ambiziosi, idee innovative in fatto di management e fantasia da vendere. Tutto parte dal concetto base che un hotel di proprietà deve saper produrre emozioni, tenendo conto del vantaggio che ha su altre strutture, ovvero la possibilità di inventare qualcosa di nuovo e di diverso rispetto alla standardizzazione delle grandi catene alberghiere. Il segreto per raggiungere questo obiettivo? Osservare le cose da un'angolazione diversa da quella dettata dalle rigorose logiche di mercato. Dinamismo, fantasia, innovazione e continua rimessa in discussione dei canoni, su questi elementi si basa il concept del Capri Palace, una struttura che conta oltre 200 dipendenti (scrupolosamente supervisionati dal manager Ermanno Zanini) e che va avanti grazie ad un rodato lavoro di team, coeso, fidelizzato, professionale, cortese, vero propulsore di un successo internazionalmente riconosciuto. "E' importante che la cordialità napoletana non sfoci nell'invadenza, ma anche che la professionalità non rimanga fredda e asettica ha sottolineato Cacace Per raggiungere un obiettivo del genere il team deve essere continuamente stimolato e sono necessari training giornalieri per cercare la soluzione ad ogni piccolo disservizio". Uno stile inconfondibile quello della più importante struttura alberghiera di Anacapri, ridefinito per mano di Fabrizia Frezza, architetto romano, che ha saputo coniugare tra loro concetti diversi per un risultato che appaga l'occhio e la mente. Mediterraneità, lusso non eccessivo, bianco minimalista e confortevole, capaci di far sentire ogni ospite a proprio agio senza metterlo in difficoltà. Il tutto corredato dai pregiati cachemire e dal lino purissimo che Loro Piana ha creato in esclusiva per gli ambienti del Capri Palace e del suo ristorante, 'L'Olivo'. L'albergo si lascia scoprire lentamente, dalla hall in stile Luigi XVI, arricchita dal prezioso quadro di De Chirico, al bar con le installazioni di Allen Jones. L'arte lancia la sua provocazione in un luogo diverso da quello museale, che apre la possibilità a una nuova filosofia della fruizione. "Mi piace pensare che si possa toccare l'elmo di Paladino, accarezzare la barca di Plessi o ammirare le sculture di Arnaldo Pomodoro oppure tuffarsi nella piscina privata della Suite Magritte dove il pittore Giorgio Tonelli ne ha dipinto l'interno con un'immagine dedicata al grande maestro del Surrealismo ha detto Cacace con l'entusiasmo di chi ama profondamente l'arte e il proprio lavoro Questo è il valore aggiunto della mia struttura, senza dimenticare che il vero prodotto è fatto dagli uomini". Come un mecenate d'altri tempi, Cacace ha scelto l'arte come elemento distintivo dell'hotel, dando il via ad una serie di attività tra cui spicca il progetto 'Artist in residence' (curato da Camilla Prini), in collaborazione con il Guggenheim di New York e la Tate Gallery di Londra. Un'iniziativa ambiziosa che mira a trasformare Anacapri in un laboratorio di artisti internazionali, dove circolino le idee e i giovani talenti possano rilassarsi e creare a contatto con la natura. Sarà questo il motivo per cui il Capri Palace è frequentato dal gotha del jet set internazionale? E' probabile. La cosa sicura è che Cacace è fiero della sua selezionata clientela, che vanta personaggi del calibro di Julia Roberts. Whitney Houston, John Grisham. "Harrison Ford mi ha colpito molto ha confidato il padrone di casa è l'antidivo per eccellenza, una persona semplice, una presenza piacevole. Molto carine anche Liz Hurley e Mariah Carey, completamente diverse dall'immagine che si percepisce di loro attraverso i giornali".
Divi hollywoodiani e vip a parte. qua! è il target e la tipologia di ospiti dei suo albergo."
Sono soprattutto giovani, provenienti dal nord Europa, che abbassano notevolmente l'età media dei visitatori di Capri. Questo si è verificato grazie alla nostra politica di marketing, volta ad individuare un preciso target di riferimento, a selezionano e ad attrarlo qui attraverso pacchetti destinati ad aree geografiche come quella indiana e statunitense. E' un'operazione che privilegia qualità e selettività. Il nostro cliente tipo è sofisticato, colto e noi cerchiamo di dargli il prodotto che sta cercando e molto altro. Crediamo così tanto in questa politica aziendale che per privilegiare una specifica tipologia di clientela siamo disposti anche a lasciare delle camere vuote. Il servizio che proponiamo va dalle attività proposte all'interno del centro benessere ad una cucina di alto livello. Grazie a Oliver Glowig, chef (li origine tedesca, siamo in grado di proporre la migliore arte culinaria napoletana rivisitata in chiave light. Una formula che nel 2004 ha fatto sì che il ristorante L'Olivo' fosse premiato con una stella Michelin.
Cosa consiglia di fare una tolta sull'isola?
Per prima cosa capire che Capri va scoperta lentamente. passeggiando e cercando di assaporarne l'atmosfera. Imperdibile un viaggio in seggiovia per godere di una vista che domina i tre golfi. E poi ci sono dei must: un luogo molto romantico è il faro al tramonto e poi una visita all'artigianato locale, pizzi, merletti e ceramiche, che si trovano soprattutto ad Anacapri.
Quali i luoghi di Capri e Anacapri consigliati da un sofisticato conoscitore dell'isola come lei?
Villa Jovis e Villa Damecuta, due siti archeologici costruiti rispettivamente (la Tiberio e da Augusto. E ancora il Castello Barbarossa e le bellissime passeggiate, come quella dei fortini che cammina lungo degli insediamenti sulle rocce. In ogni luogo dell'isola è possibile leggere la storia di Capri.
Cacace, dalla sua privilegiata posizione di osservatore, com'è cambiata Capri nell'Ultimo trentennio?
La parte storicamente famosa di Capri va dagli anni Cinquanta agli anni Settanta, quando Jackeline Kennedy era una habituè dell'isola e si faceva fare i sandali capresi. Questa era l'immagine da preservare.
Dopo quel periodo c'è stata un'apertura al turismo di massa' le logiche del mercato della moda hanno spinto i grandi marchi ad essere presenti sull'isola. L'imprenditoria locale ha cominciato ad essere surclassata dalle offerte' difficili da rifiutare' delle griffe internazionali che hanno 'colonizzato' il centro.
E così anche Capri ha avuto la sua dose di globalizzazione. Questo è il motivo per cui cerco di fare una operazione inversa: ridefinire e diffondere il vero concetto di lusso anche attraverso l'esclusiva boutique dell'albergo “Mariorita” dove facciamo produrre sandali con zirconi o con brillanti, penne fatte a mano' borse in pelle ed altri accessori realizzati in pezzi unici o in tiratura limitata in esclusiva per noi' tutti prodotti dall'eccellenza dell'artigianato campano. La cosa fondamentale per me è preservare l'autenticità di Capri e difendere la sua anima.






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